RIVESTRANE – poemetto
Jonida Prifti
prefazione di Riccardo De Gennaro
Selva Publishing, Roma 2017
Copertina di MOHO
Reading di RIVESTRANE con il dj Hugo Sanchez

Rivestrane è un testo in movimento che indaga le possibilità che la forma stessa del testo può creare: un’estetica dell’immagine. Prima di giungere a tale estetica, si passa attraverso la vita, attraverso la carne, attraverso la materia. La parola esplode nello spazio per creare una partitura, con una disposizione spaziale dei versi. Emerge il bilinguismo (albanese-italiano), in un punto esplicitamente evidenziato dal “testo a fronte”. Un testo in movimento, ma anche scisso, come un taglio, diviso, in altri versi, a ritmo andante, si esplorano in forma diaristica altre voci, confinanti in altre rive.

“…Il testo è dunque, inevitabilmente, una partitura. Sinfonica per il poema Rivestrane, la prima parte del libro; musica da camera con Altre rive, la seconda parte, che adotta forma ed espressione diaristiche. Rivestrane ha un tempo veloce, passa dall’allegro al presto, raramente si riposa con un allegretto. Altre rive, invece, segue un andante moderato. Non a caso, l’esperienza creativa di Jonida beneficia della convergenza tra versificazione e creazione musicale, dove anche il rumore, i fischi lancinanti, gli effetti dei videogame sono il contrappunto – a volte ironico e a volte drammatico – della parola stessa…” Riccardo De Gennaro


Relazione critica su “Rivestrane” di Francesco Muzzioli per la rivista Malacoda (malacoda.it)
Francesco Muzzioli su Rivestrane